Senza titolo

Ma tu sai che cosa significa camminare per i corridoi tra i fantasmi dei Natali futuri?

Incrociare il loro sguardo, incattivito e assente allo stesso tempo?

Provare una stretta proprio lì, dove più o meno dovrebbe esserci il cuore, alla vista dei loro crani piumosi, dei loro colli scarniti e fragili, delle loro bocche sdentate che una volta hanno riso, cantato, baciato?

Niente più ilarità, melodie o passione per loro.

Niente più carezze per le loro mani contorte, dai movimenti scomposti e inconcludenti.

In questo mondo sottomarino di cateteri e sonde che si snodano per chilometri come filamenti di meduse, i fantasmi nuotano in un amnio di solitudine e assenza di ricordi, spingendo a fatica le ruote enormi delle carrozzine, verso un dove che non sanno neppure loro.

E  vorresti averla tu, una sonda, che gli arrivi dritta al cuore, per spingerci dentro un sorriso, una carezza, un bacio.

Perché il sorriso, la carezza, il bacio arrivino a destinazione. E perché il sorriso, la carezza, il bacio non vengano dimenticati un attimo dopo.

Ok, adesso prova a ripetermi ancora “Buon anno nuovo”.

5 pensieri riguardo “Senza titolo

  1. …quel luogo in cui la vita assume forme incomprensibili. E si regge su ragioni altrettanto incomprensibili. E a te tocca cercare di capire cosa fai lì se nulla puoi fare. Come in un rompicapo su cui, dopo un po’, smetti di scervellarti.
    Ho passato così le ultime festività, con tanto di penosa conclusione.
    Buon anno nuovo.

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